Kenya – Emergenza sete

In questo tempo il Kenya sta attraversando una situazione difficile di povertà, di fame… da tanti mesi non piove. Stanno scarseggiando cibo e acqua, il bestiame sta morendo.

La conferenza episcopale del Kenya ha scritto una lettera indirizzata a tutte le persone di buona volontà per sensibilizzare all’aiuto concreto per le persone che stanno soffrendo e sono nel bisogno a causa della siccità: sono 2.400.000 circa.

Il governo del Kenya, la Croce Rossa e altri gruppi stanno intervenendo ma di fronte a una così grande disperazione e sofferenza, questi interventi sono ancora pochi. I Vescovi hanno fatto un appello al governo perché dichiari questa situazione di siccità un disastro nazionale, in modo da richiamare l’attenzione della comunità internazionale e per poter raggiungere così tutte le persone che in alcuni casi stanno rischiando la propria vita.

Tutti i cristiani sono chiamati alla solidarietà verso questi fratelli, e a coinvolgere altri membri della comunità civile e di altre fedi religiose per creare una catena di solidarietà e rispondere all’appello di emergenza nella realtà dove ci troviamo. Anche la nostra comunità si sente coinvolta in questa situazione, abbiamo esaurito le raccolte di acqua piovana però abbiamo il dono della pompa, ma l’elettricità è andata alle stelle…; cerchiamo di usare l’acqua con più moderazione organizzandone l’uso perché non sappiamo quanto la vena sotterranea terrà.

Per ora possiamo continuare a coltivare e sostenere il bestiame per avere verdure, latte e uova per i bambini poveri della nostra scuola condividendo anche direttamente con tante famiglie che si trovano in difficoltà ancora più grande ora, visto che i prezzi degli alimenti base e dell’acqua stanno crescendo di settimana in settimana. Le sorelle nella comunità di Sirima nella zona più rurale e interna, ci hanno detto che la situazione peggiora di giorno in giorno, anche lì l’acqua viene regolata e per ora possono continuare tutte le attività, ma la situazione di fame, di disperazione, di sofferenza sta colpendo la maggioranza della popolazione. Questa emergenza si unisce alla criticità politica che vede il Kenya ormai in piena campagna elettorale per l’elezione del presidente il prossimo agosto. Ormai in alcune parti del Kenya ci sono degli scontri e come nel passato la diversità dei gruppi etnici è strumentalizzata dalle parti politiche per raccogliere voti contribuendo alla divisione, alle lotte tribali. Per ora questo si limita ad alcune aree del Kenya, ma si teme che si ripeta quanto accaduto nel post-elezioni del 2007. Per questo, i vescovi hanno invitato tutti a partecipare alla santa messa il giorno 25 febbraio per l’apertura ufficiale del cammino di quaresima, una giornata nazionale di preghiera per la pace, per elezioni presidenziali vissute e accolte nella pace, nel rispetto, nella fraternità. A questa Messa, preceduta da una marcia di qualche chilometro, hanno parteciperanno anche diversi rappresentanti delle altre religioni presenti in Kenya.

sr Carla B. e Sorelle