4 anni di cammino educativo in Kenya

2014: E’ il quarto anno scolastico alla NAZARET SCOOL” di Olepolos!

L’8 gennaio si sono aperti nuovamente i cancelli per accogliere quasi un centinaio di bambini nella nostra nuova scuola!

E’ sempre una festa vederli arrivare con il sorriso e con il loro zainetto sulle spalle. Quello zaino è vuoto: non ci sono giochini, non ci sono merendine, ma tanta speranza e tanti sogni! E’ una speranza che anche noi condividiamo; abbracciando con loro la povertà, siamo impegnate a percorrere insieme la strada della promozione umana e cristiana.

Ma quanto è penoso, talvolta, farsi carico di tutte le loro situazioni!

Da noi arrivano i “preferiti” di Padre Luigi: quasi nella totalità accogliamo i più poveri tra i poveri! E lo capiamo bene ogni fine settimana, quando facciamo visita alle famiglie, insieme al Gruppo della “S. Vincenzo”, da quali situazioni familiari vengono i nostri piccoli allievi!

Un giovane papà con lavoro precario e tre figlie, e al quale è morta improvvisamente la moglie: la figlia più grande, di 10 anni, è stata violentata; ora è seguita dal Centro aiuto della parrocchia e i due più piccoli, per assicurare loro un ambiente protetto, un piatto caldo e un po’ di serenità, sono nella nostra scuola.

Una giovane coppia, con un bimbo, Musa, di 9 anni, Ester di due e mezzo e l’ultimo, Joseph, di 1 anno, ha qualche lavoro saltuario. Musa non è mai andato a scuola, Quando andiamo a trovarli, lui si nasconde sempre. Quest’anno i genitori hanno provato a mandarlo alla Scuola statale, 30 minuti di cammino sui nostri sentieri, ma lui non ha mai messo piede in aula… si nascondeva o rimaneva fuori del cancello, perché si vergognava…

Abbiamo pensato di accoglierlo noi fra i più grandi in baby class e, miracolo!!! La serenità e l’amore dell’ambiente l’hanno “sciolto”! Ora sorride e, come per ricambiare quello che sta ricevendo, è attento ai più piccoli, li aiuta nel gioco, si sente il fratello maggiore di tutti.

Questi sono i nostri “ gioielli”! Aiutare mamme e bambini a crescere e considerarli sempre un “dono della Provvidenza”, per i quali e a favore dei quali il nostro carisma, e prima ancora il messaggio dell’amore lasciato da Gesù, mette radici in ogni angolo della terra.

Rimaniamo sempre sorprese come, pur nello squallore e nella miseria, fioriscano nelle mamme il desiderio e la forza di sperare per i propri figli un futuro migliore! Esse si sottopongono a qualsiasi sacrificio pur di dare un’educazione alle loro creature. Vengono alla Scuola disposte a contribuire con un pacco di farina, un sacchetto di riso o di mais, impegnandosi a tagliare l’erba nel campo da gioco… una mamma ha venduto il televisore per poter pagare i primi tre mesi di scuola e non accetta sconti! Emerge la dignità e la comprensione del valore educativo. Ringraziamo il Signore!